Di fronte alle tante promesse dell'imprenditore frusinate Giampaolo Fioretta fatte prima dell'estate (un fantomatico piano industriale di salvataggio per la valorizzazione del marchio Meraklon), ad oggi l'unico fatto certo che si è prodotto, è un ulteriore peggioramento dell'indebitamento aziendale.
Questo fatto, a sua volta, sta creando la contrazione dei pagamenti ai fornitori secondari, tanto che alcuni di essi hanno iniziato istanza di recupero dei crediti.
Se a questo aggiungiamo "strani movimenti" del patrimonio immobiliare societario, il quadro è completo per attenderci l'avvicinarsi di una fase peggiore ed ancora inedita.
Il tutto avviene nel sito chimico ex Polymer dove è ancora in discussione il futuro dell'impianto di Basell e del nuovo ruolo di Novamont, per il quale dopo la pausa estiva, non si è ancora saputo nulla di nuovo; questo assordante silenzio rischia di rivelarsi molto pericoloso.
Le organizzazioni sindacali chiedono quindi l'intervento immediato di tutte le Istituzioni Locali, delle Associazioni Industriali e del Ministero dello Sviluppo Economico, al fine di creare una soluzione all'intero sito, rilanciando lo strumento dell'accordo di programma attraverso un patto tra tutti i soggetti in campo; è oramai finito il tempo delle discussioni e delle chiacchiere, siamo oramai nel tempo dei fatti e delle soluzioni, altrimenti ci potremmo trovare di fronte all'ennesimo cimitero industriale.
Le Segreterie Territoriali
Filctem – Femca – Uilcem
Mercoledì 22 Settembre 2010
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