Il fatturato, che nel 2006 si aggirava intorno agli 80 milioni di euro, nel 2010 (secondo la ricerca condotta da Esg Group) è sceso a 65 milioni. In più il rapporto tra i soci, la Sangemini Holding guidata dai Bottiglieri-Rizzo e la Hopa, passata sotto il controllo di Mittel, la finanziaria presieduta da Giovanni Bazoli, sono tesi dal 2009, anche per la difficoltà di quest'ultima ad uscire dalla compagine azionaria.
Ora, secondo quanto scritto da mf e rilanciato dall'agenzia Dow Jones, per fronteggiare questa difficile situazione i soci di Sangemini sarebbero corsi ai ripari e firmando una lettera d'intenti con le banche finanziatrici (a cominciare da Unicredit) per procedere alla ristrutturazione del debito. Il Tribunale di Terni ha omologato l'accordo di ristrutturazione, una condizione fondamentale per garantire la sopravvivenza del gruppo.
Ma la manovra non è stata indolore: Sangemini Holding, controllante di Sangemini S.p.a. con una quota del 64,8%, è stata costretta ad abbattere il capitale sociale di oltre 10 milioni, passando da 48 a 37,2 milioni. E successivamente è stato necessario varare un aumento di capitale da 8,32 milioni per ripianare le perdite.Le risorse raccolte con la sottoscrizione dell'operazione, nelle intenzioni dei vertici aziendali (Sangemini S.p.a. è presieduta da Roberto Rizzo) dovranno essere utilizzate per rilanciare i marchi e tentare di riconquistare le quote di mercato perdute negli anni scorsi. Ma anche in questo caso le manovre non saranno indolori: l'impegno preso di fronte al Tribunale di Terni e con gli istituti di credito prevede infatti il varo di politiche di riduzione dei costi, che potrebbero interessare anche il personale.
Ma quest'ultimo aspetto dovrà essere chiarito nelle prossime settimane, quando il piano sarà oggetto di analisi da parte delle organizzazioni sindacali di settore.Il Gruppo Sangemini rappresenta un importante polo imprenditoriale, interamente italiano, che opera nel mercato del beverage con i brand Sangemini, Fiuggi, Fabia, Effeviva, Amerino, Vita di Sangemini. Il Gruppo gestisce lo sviluppo e la commercializzazione dei marchi industriali nel canale moderno e tradizionale oltre a produzione conto terzi.
Federico Zacaglioni
Corriere dell'Umbria Giovedì 14 Aprile 2011
Corriere dell'Umbria Giovedì 14 Aprile 2011
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